sabato 25 febbraio 2017

Pennellate di parole... Ballo



August Renoir 1876 Bal au Moulin de la Galette


Che giornata fu quella, anche oramai che la testa si è incurvata nelle spalle, la ricordo....

"Leggera, soave, sognatrice", cosi Gerard mi definì sussurrandomelo nell'orecchio. Mi feci rossa dal volto alle mani, sorrisi.
Tre mesi dopo saremmo fuggiti di notte, a bordo di un battello.
L'argento della Senna e Notre Dame alle spalle, furono gli unici nostri testimoni.

giovedì 16 febbraio 2017

Pit Stop Primavereggia...


La primavera scalpita. In realtà non è ancora tempo suo ma il cielo, il sole, e le temperature tiepide, consegnano il contrario. Finestra aperte sulla campagna. Mi disturbano i rumori di auto che sfrecciano su strade secondarie. Mi allieta il tubare delle tortore in anticipo. Ho ancora torpore invernale addosso, che nulla spartisce con questo anticipato risveglio di natura. Sotto questa cortina di apatia, provo a mettermi in moto, o almeno ad alternare movimento del fare a quello dello stanziare.
Leggo il post scritto un anno fa in data di ieri:
 
“Basterebbe lasciarsi andare.
Staccare un piede poi l'altro o insieme, portare il busto in avanti, serrare gli occhi, non volare ma tonfare… “

 
Continua tosta la scrittura, oggi fino in fondo non lo sento. Rileggersi a distanza ascoltando se gli umori son sempre gli stessi, ciclici, o mutano, si spostano, avanzano, arretrano, scompaiono. Si cresce, sempre, anche quando ci si incurva, si prova a arrotondare gli spigoli, a non soffiare sul fuoco, a lasciar decantare per capire se vale la pena incaponirsi. Si migliora?
Non lo so.
Si cambia
 


Non le avresti potuto togliere niente, di quell'organizzato caos che la contornava. Sarebbe stato come un annullarne i pensieri, le forme della sua creatività, il modo preciso e suo, di essere padrona di quel caos. Persino il modo di stare seduta a metà della seduta, con la schiena dritta ma non appoggiata, ne avrebbe risentito. Mi ero fatto spazio nella stanza, quanto bastava per una tela di piccole dimensioni sull'altrettanto piccolo cavalletto, e un contenuto appoggio per il bicchiere dell'acqua dove immergere il pennello e la vaschetta del nero, unico colore da impiegarsi.
Non volli mai che a me volgesse lo sguardo. 

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