giovedì 30 ottobre 2014

Pit Stop "Anno di nascita: 1964"




"Anno di nascita: 1964

Le statistiche riportano che nell’anno 1964 nacquero 1035.000 bambini. Io fui una di quelli. 
La scuola apriva il 1°di ottobre e io indossavo gonne a pieghe sopra il ginocchio e calzettoni lunghi, grembiule bianco dal colletto a righine celesti, sulle spalle una cartella in sky rigida, rettangolare, di colore bordeaux. 
Quando l’inverno faceva la sua comparsa nei mesi designati, con le adeguate temperature, sulla mia testa un cappello di lana rosso con il pon-pon in cima, fatto a maglia dalla nonna materna. In classe eravamo 31, con una sola maestra al comando della ciurma. Per un anno fummo costretti a fare i doppi turni perché la scuola del quartiere non era sufficiente per quel boom anagrafico.

Così fu. Io c’ero, io l’ho vissuto.

Noi, cinquantenni di quest’oggi disilluso, con una speciale commozione dovuta al traguardo raggiunto, ripercorriamo a memoria le tappe di un passato in colore che nel presente ingrigisce, nella nebbia del nostro futuro in rimanenza scompare. 
Fummo bambini di madri casalinghe in odore di riscatto e di padri così tanto costretti nel ruolo di capo famiglia da negarci un abbraccio. 
Vedemmo città svuotate a ferragosto, pedalammo biciclette Graziella, guidammo Ciao con variatore. E quando fu il momento di cercare un lavoro, non fu un cruccio, la vita in qualche modo ci avrebbe accomodato, parzializzando in uguale misura soddisfazioni e sacrifici. A tutti. Seminavamo, raccoglievamo i frutti di stagione, cercando di metter via qualche bottiglia di buon vino per gli anni a venire. 
Ora siamo missili impazziti, mine vanganti, abbiamo dato fondo alle nostre provviste, messo l’ipoteca sui nuovi raccolti. Avremmo il diritto di rallentare un poco, tirare qualche somma, avvicinarsi all’ozio guadagnato. Ma “ …gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare…” 
Guardo mia figlia, ha la vita che gli scappa dalle mani e la forza di chi prova ad inventarsi dove condurla. 

Albe e tramonti comunque avvengono. 
In ogni data si fermano, ad ogni nuovo giorno riconducono. 514.308, sembra siano i nati nel 2013. Il valore più basso da quando si effettuano rilevazioni. 


mercoledì 22 ottobre 2014

Impressioni in penna... "L'anima segreta di Rita..."



Le mie “impressioni in penna” nascono dal desiderio di far migrare nella scrittura quello che l’anima ha visto, sentito, rielaborato. Perché a modo mio resti…



"L'anima segreta di Rita..."


Tratti leggeri pennellano linee di Donne, pastellano di verdi la tela, racchiudono il bianco con le sue scalature. Lui così prende forma, si fa disegno.
Rita, la sua stagione in giardino, il suo giardino, la sua primavera, tra il profumo delle fioriture in sboccio, l’odore di erba taglia, le gocce di rugiada lasciate dalla notte. Vita di Rita, nella collezione di dipinti “L’anima segreta delle piante”, che attraverso quel fazzoletto di prato “innanzi all’uscio di casa” passa, dove il passato trovando un buon alloggio è sempre pronto a restituirle ricordi, immagini, frammenti d’anima smaniosi di essere di nuovo raccontati.
Rita deve aver dipinto con la luce del sole a intiepidirle volto e mani, con le figlie che controllavano curiose e critiche le sue opere in divenire, con la serenità di chi ancora conferma a se stessa che quel nido in mezzo alla campagna è, e rimane, il luogo giusto dove continuare a fermarsi.
Le Donne nei tratti d’erba di Rita hanno fianchi rotondi e lunghi capelli, della natura fanno veste, con quella si mescolano, si immedesimano. I loro volti appena accennati sono appannaggi del nostro immaginare, sono l’autrice nel suo percorso di fanciulla, di moglie, di madre, di donna che ha voglia, desiderio, necessità di incontrarsi nella maturità che avanza. Le tele verdi di rosso germogliano, partenza d’obbligo per ogni futura crescita di arbusto, di foglia, di fiore. Già in un precedente dipinto nato per un’altra mostra, il “primo seme”.
La sala che accoglie “l’anima segreta di Rita” si trova all’interno de La Chiara di Prumiano, dimora antica, luogo fuori dal tempo.
La natura ringrazia, il visitatore pure…



Copyright © tutti i diritti riservati

"L'anima segreta delle piante" Mostra di Rita Pedullà presso Villa Chiara di Prumiano



Scattiscritti " She"



“She” foto di Giacomo Fabrizio Lombardo
 
Tra me e lei lontananza. 
Null’altro che questo 
di più non mi è concesso. 
Oggi porta pantaloni lunghi e borsa grande, 
e una bottiglia d’acqua nella mano. 
Ha sciolto i capelli sulle spalle, 
ha messo ai piedi scarpe basse. 
Il sole mi acceca ma devo vederla passare, 
la pelle mi suda 
e gli occhi col riverbero faticano a metterla a fuoco. 

"She" foto di Giacomo Fabrizio Lombardo
Avessi l’età dell’amore, 
lo spirito nel qui e nell’ora, 
scenderei dalla torre,
le andrei incontro come cuore vuole. 
Resto. 
Intrappolato nel tempo che mi vide nascere, 
tanto dal suo lontano 
da non potermi mostrare. 
Se esiste rinascita 
mi faccia pietra di piazza 
che lei calpestò…


Copyright © tutti i diritti riservati