martedì 22 aprile 2014

Pit Stop "In un ricordo altalenare..."


"In un ricordo altalenare..."




"Inarchi la schiena..." Questo era il punto di partenza di ogni inizio dondolio. Inarcare la schiena, serrare le cosce, spingere le punte dei piedi ben dritte all'indietro, darmi la prima spinta. Poi la seconda, la terza la quarta e così via, prendendo forza, velocità, spingendomi in quell'alto irraggiungibile. Finché giungeva l'attimo preciso in cui l'altalenare sembrava fermarsi nell'aria, pareva dirti che così bastava. Rilassata andava la schiena, ciondolanti le gambe, e avvertivo la frescura sul corpo, l'odore della mia pelle nelle narici.
Momenti di nessun pensiero, rari per me, pensatrice indefessa anche in giovane età, quei dondolii consumati per lo più sulle altalene del Bagno Firenze,a Fiumetto, Marina di Pietrasanta.

La scrittura degli altri porta a galla ricordi creduti per sempre dimenticati. Bello, mi piace, è come rientrare nel guscio di allora, rivedermi nelle mie fragilità consegnate a due catene e un seggiolino. Sono anni che un'altalena non mi accoglie, dovrò porvi rimedio, vedere se la spinta mi riesce ancora, se la paura della velocità e dall'altezza come un tempo paura non mi fanno.
Dipenderà dallo stato d'animo in cui mi consegno, dalla giornata che addosso mi porto, dal desiderio che ho di tornare nei panni di quel ricordo.
E non so se quei panni, più di quelli di adesso mi piaceranno...

Grazie Errico... 
 
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