giovedì 6 marzo 2014

Pennellate di parole... "Il congedo..."


Edvard Munch La fanciulla malata 1885 1886 Olio su tela Galleria Nazionale di Oslo

   

 
"Il congedo..."

 

Ecco, ora, dobbiamo davvero congedarci. Io da te tu da me. Quante volte negli ultimi tempi guardandoci negli occhi e stringendosi forte la mano, ci siamo in silenzio immaginate questo momento? Ognuna a suo modo, ognuna con il proprio immenso dolore. Non pensavamo sarebbe arrivato così presto, con così poco preavviso. Eppure dentro di noi, quante volte abbiamo fatto le prove per questo momento, quante dimmi? Mai abbastanza. Non abbiamo avuto il tempo, il tempo necessario per dirci mute le ultime cose. Ora, io le porterò con me, nel cuore e nell’anima,ora tu le conserverai in te, nel cuore e nell’anima. Lascio questa vita, non la vita. Lascio qui in deposito il mio corpo, porto solo ciò che serve, il necessario per continuare ad esserci, comunque. Vado, mi stanno mettendo fretta vado. Troverò altri occhi da guardare, un’altra mano da stringere forte. Resteremo insieme te lo prometto, veglieremo insieme, te lo prometto, nessuna delle due si perderà. 

Ecco, ora, dobbiamo davvero congedarci.

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