giovedì 3 ottobre 2013

Pit Stop " Ma se avessimo previsto tutto questo, dati causa..."



 "Ma se avessimo previsto tutto questo dati, causa..."

 
Ho imparato ad avere pazienza. 
Le difficoltà di questi ultimi anni, hanno messo fine al mio motto "Tutto e subito!". Così ogni cosa attende, ragiono molto sugli acquisti da fare  e anche il “fare”, a meno che non sia legato al lavoro, si spalma, si rateizza, nel tempo. Mi ha sorpreso la consapevolezza di quante siano le cose di cui si possa fare a meno. Bella scoperta, emozionante sensazione, quella di lasciare decantare il bisogno di avere,  per poi accorgersi che tanto bisogno non era. 
Pazienza e difficoltà le condividiamo in due. Venticinque anni di matrimonio, più di trenta insieme. E se Lui per lungo tempo ha sopportato e accolto tutti i miei "subito", la mia inquietudine, ora divide con me questa precarietà del non lavoro, del non futuro. Certe volte si fa tardi la sera nel letto, non a farci del bene, ma a pensare a come poterci reinventare, alla figlia diciottenne in cerca di cammino, a mia madre, la cui memoria, il cui umore, la cui stabilità, troppo spesso vanno in vacanza, mettendoci tutti a dura prova, mettendo lei in vergogna, in disagio. E allora ci domandiamo " Ma se avessimo previsto tutto questo, dati causa...le attuali conclusioni..." Nessuno combatte da solo. Preferirei insieme gioire, pianificare la vecchiaia, immaginarci in risata. 
Si è vero, ci può essere soddisfazione nel mettere in pratica il riuscire a stare a galla, con forza ed energia, che nell'orgoglio personale convogliano, ci fanno riconoscere  migliori e diversi, da come ci partorirono. Dura però portare avanti una guerra, solo con qualche battaglia vinta. La parola felicità perde brio, perde smalto, lascia la scena. Normalità ora, sarebbe già tanto. 
Allora per non abbrutirmi, scrivo! Arma segreta, favorisce la ripresa delle battaglie, mette in stand-by le preoccupazioni. Un viatico dell'anima, un'illusione, magari con lo scrivere un giorno mi ci pago un caffè e una brioche! E siccome insegnamenti vari e attendibili, dicono di non scrivere mai di ciò che non si sa, eccomi a raccontare le mie magagne, a metterle su pagina, a condividerle con ogni ognuno che tenti di cambiarsi la vita. 
Troppo vicino domani per sognare, devo gettare lo sguardo più lontano, continuare ad avere pazienza. 
Io e Lui continueremo a tenerci per mano, sopportarci, supportarci, e i sogni avranno vita solo se ci accontenteremo, nonostante gli eventi, il proseguo della storia: la nostra. Poche cose, poche pretese, da catturarne l'essenza, buttare la buccia. Alti e bassi del vivere che finalmente normalità torna. Per adesso questo. Affido le grandi imprese, a futuri visioni sgombre da nebbie.



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arcobaleni lunari





2 commenti:

  1. Hai usato le parole magiche........ "io e lui"!!!!!

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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