martedì 5 marzo 2013

Scattiscritti "Uscita da una tela..."

Sembrava uscita da una tela di Boldini, in quell’istante in scatto rubato alla scena. Il fan/amico (anche mio), mi chiese di “impressionare” in parole quella foto. 
Azzardai… 

C’era un caos in bianchetto dietro di lei, come quel movimento del dare che precede e accompagna lo stato creativo, quello che non ti abbandona fino a quando senti, stringi e rilasci, l’essenza di ciò che hai creato. 
C’era Lei, fotogramma incorniciato tra i suoi colori, capelli rossi, che con le luci del palco si riflettono sulla pelle bianca, tinteggiandola di un rosa in arancio. 
Un abito lungo, sobrio, colore della chioma sfumatura, metteva di  lei in risalto, l’altra metà. 
Di Fiorella conosco Mannoia, il suo percorso artistico, le gemme in canto lasciate su la bella strada del suo cammino, dal tuo/suo sentire al mio pensare. Un’alchimia fatta di testo melodia e voce…sempre in viaggio. Per pochi Fiorella, per quelli che quando la vita non è un film ma appartiene solo all’artista.

Mi piacerebbe sedermi in sua compagnia davanti a un caffè nero bollente, magari scambiandoci quello che le donne non dicono sugli uomini, anche se invece potrebbero dir la loro, davanti a una tazza di latte, con una coperta di troppo. 
Immaginandoci a primavera sotto il cielo d’Irlanda, con il naso schiacciato alla vetrata di un pub, aspetteremo il passaggio de i treni a vapore, sorvolando su come si cambia…  


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Fiorella Mannoia foto di Enrico Carcasci




 






    










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