martedì 4 dicembre 2012

Impressioni in penna " Al Verdi con Irene e Stefano..."


Le mie “impressioni in penna” nascono dal desiderio di far migrare nella scrittura, quello che l’anima ha visto, digerito, rielaborato. Perché a modo mio resti…



"Al Verdi con Irene e Stefano..."
  

Due artisti, due tastiere, due microfoni. Note in parole, parole in note. Rincontrarsi dopo vent’anni su un palcoscenico, consegnare la propria esperienza e competenza, nelle mani dell’altro, insieme regalarla al pubblico in sala. 
Stefano Bollani, Irene Grandi, al Teatro Verdi di Firenze; si ascoltano, si accompagnano, e insieme ridono e s’abbracciano, davanti a un pubblico respirante quella magica atmosfera che solo il palco di un teatro sa restituire, quando a calpestarne le assi, ci son gli artisti giusti. Su di un tappeto di note andante in voce, Irene e Stefano volano, puntando a sud dell’emisfero, per poi tornare in patria, caricati di emozioni, straboccanti di energia da rivendere a noi in attesa. Regna il silenzio dell’ascolto tra un brano e l’altro, che muta in applauso non appena la luce va in buio a decretarne la fine. 
Sono due folletti, musicista e cantante, a loro agio in reciproca presenza e quando Irene abbandona la scena per i cambi d’abito, Stefano impegna la sua senza invadere lo spazio dell’amica. Non ce n’è necessità; lui e il suo piano sanno. 
Agli inchini di rito li richiamiamo più volte, perché quel dare e avere, quel levare e mettere, ancora non ci bastano. 
Come nel laboratorio incantato di Archimede Pitagorico, l’alchimia si è fatta. Lasciarla tra la polvere dei drappi del sipario, ci costa; a noi , a loro.... 


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