lunedì 1 ottobre 2012

Pit Stop "Dedicato..."

Dedicato...


Ancora due giri della terra intorno il sole, è il mezzo secolo sarà nel mio vento. Intanto mi calibra il peso, mi prende le misure. In anticipo ne prendo la scia, con qualche magagna di troppo, che non avevo messo in conto potesse sfiorarmi. Il tempo porta con se un mucchio di cose, scarta la buccia, tiene la polpa. 
Negli anni il colino degli affetti si è fatto fitto. Ne passano pochi, ne scarto molti. Troppo spesso ho sprecato energie per rincorrere fasulli calessi; non meritavano il mio fiato. Le umane presenze da cui mi piaceva essere contornata, si rifacevano all’età adolescenziale. Negli ultimi quindici, venti anni massimo, solo qualche perla preziosa, da custodire poi, nella scatola del cuore. Credo in fondo di esserlo stata per gli stessi anche io. O almeno mi trovo ora ad augurarmelo. 
Il carniere delle vere amicizie negli ultimi tempi si era immiserito, forse perché da trent’anni siamo in due, bastandoci più che abbastanza, tra minacciose nuvole e cieli sgombri, per via di quel sentimento che chiamano amore ma che nulla significa se non supportato da fatti e azioni. 
In una delle mie pochissime prove tecniche di poesia, un giorno ho scritto: “…si fece viottolo in mezzo alla strada..” Cammino, camminiamo, benino, molto meglio di prima con la sola me stessa, ottimamente in due, con rinnovata sorpresa da un po’ di tempo in qua in tre, in sei, in otto e così via…Insomma, con quella spontanea naturale gradevolezza che solo una lontana, costruita, storica storia di vera amicizia può dare. In realtà, ancora tutto in crescita. 
Giorni di bilanci questi miei. Quando qualche campanello suona forte, si riflette su ciò che resta di concreto, si spazza il superfluo. 
L’amicizia corale si era allontanata da me. Personale scelta, spesso imposta da materia prima scarsa. Stringerla di nuovo al petto è una bella sensazione. 
Nella stimolante diversità dare e ricevere, nel modo e nel tempo che sta nelle corde di ognuno; è cosa bella, alla mia portata di adulta, si sposa con la mia crescita interiore.
 

Il vento del mio mezzo secolo in anticipo s’annuncia. Saprò come trattarlo. Un mantello pesante per la tramontana, un ombrello se porta pioggia, un ventaglio se afa scirocca.

INSIEME…non potrà sorprenderci…


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5 commenti:

  1. Grazie! Le tue parole esprimono un sentimento che probabilmente tutti noi percepiamo ma l'espressione di vitalità, di speranza di luce che hai messo nero si bianco è, un inno e sicuramente .....INSIEME...... NIENTE POTRA' SORPRENDERCI

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  2. Talvolta il mantello è striminzito, l'ombrello o il ventaglio troppo piccoli e così anche "insieme" qualcosa può sfuggire e sorprendere, non si riesce sempre ad arginare le tempeste...ma certamente condividere la sorpresa, è molto meno dura ed è allora che si misura la vera forza di quell'"insieme". Fai tanto pensare Giovanna con le tue parole...

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Mi ritrovo molto nelle tue belle parole, in particolare alle amicizie passate attraverso un fitto colino.
    E' rimasto ben poco.
    Intenso post, da' molto da pensare.
    Un caro saluto

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  5. Conciso eppure -grande- mi è piaciuto.
    Tiziana

    http://giochidiluciecolori.blogspot.it/

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